Espressione del ballo dallo stato inconscio del “Non-detto”
Ballare è un’azione che determina ormai anche secondo aspetti scientifici e medici, un tipo di fenomeno terapeutico per la sua capacità naturale di trasmutare gli stati emozionali in diretta comunicazione.
L’emozione è nascosta nel danzatore e lui, attraverso il ballo, la fa fluire verso l’esterno, verso il livello materiale, aiutando l’interiorità ad emergere in maniera del tutto spontanea dal corpo, dallo stato inconscio del “Non-detto”, da qui partono le basi della danzaterapia.
Oltre ai classici precursori della danzaterapia, le sue radici le possiamo ritrovare anche nelle parole di illustri psicologi come Marc Muret, studioso di arteterapia: “Mentre attraverso il linguaggio si può dire ogni cosa, il corpo materiale invece non inganna mai”.
Ecco qui di seguito alcuni suggerimenti in base a dove e quando la danzaterapia può essere indicata: In primo luogo è utilissima per tutte quelle situazione nelle quali il linguaggio corporeo è in un certo qual modo blindato o in alcuni casi più fortunati, presenta solo un numero limitato di disagi per cui la persona procede con qualche limitazione nel liberare completamente il linguaggio corporeo.
Il tutto è riconducibile anche a dipendenze (tossiche, psicologiche o alimentari), per le quali il fisico viene dimenticato, schiacciato o in casi peggiori distrutto, ed anche a disturbi comportamentali o psicosomatici, ovvero, quando nel comportamento o nella struttura fisica si presenta un sintomo più o meno grave che però potrebbe in certi casi non trovare una diagnosi o un’origine specifica, se non una correlazione con un malessere dell’anima.
La medicina moderna queste cose non le prende nemmeno in considerazione, solo negli ultimi anni anche i medici tradizionali hanno iniziato a comprendere l’importanza dello stato vibrazionale e spirituale della persona, se una persona non ha fardelli psicologici e fisici da portare con sé, si sentirà meglio sotto ogni aspetto, aumentando le proprie vibrazioni, implementando il suo sistema immunitario e le i propri processi fisiologici.
Per questo la danzaterapia può essere indicata anche per disturbi che possono essere ricondotti anche al NON-patologico: stati d’animo infelici, timidezza, introversione, paure sociali, convinzioni, indeterminazione, ecc. sono tutte cose che possono essere gradualmente affievolite da una forma terapica come quella prodotta dal ballo; ancor più se vengono eseguiti esercizi mirati per ogni forma di ostacolo.
Grazie al ballo è inoltre possibile allentare tutte le forme di normali tensioni che vengono a formarsi nel quotidiano, riuscendo grazie agli ormoni naturali sprigionati dal corpo mentre si danza, a sciogliere blocchi interiori e a ristabilire una linea dialettica tra psiche e corpo.
Un fisico gestito come abitazione di un’anima consapevole può dunque grazie all’arte (e al ballo in particolare) divenire strumento di narrazione dalle possibilità inimmaginabili, uno strumento capace di far emergere alla portata di tutti e raccontare al pubblico il proprio sé interiore.