La Danza e il ruolo delle Corti nel periodo Rinascimentale
Nel periodo rinascimentale per quanto concerne la danza e gli ambienti teatrali, si assorbono e fondono elementi di varia natura.
Succede inoltre che molto spesso vengano prelevate e smistate, tendenze musicali e di tecnica del ballo da Paese in Paese.
Questo avviene oltre che alla grande comunicazione tra i Paesi dominanti, anche in ambito sociale e politico, grazie ai vari matrimoni strategici tra le persone incluse nella fascia sociale nobiliare, al fine da rafforzare i legami geopolitici e di potere.
La danza come ben sappiamo, era un mezzo basilare che occorreva a ostentare la sfarzosità ed il potere di una determinata Corte Reale.
Proprio per questo, durante tutto il secolo del 1500, la danza entra finalmente anche nello spazio del Teatro storico, coinvolgendo anche classi sociali meno agiate.
Inizialmente il teatro volge lo sguardo a commedie, drammi ed altro ancora, composti da uscite recitate, ma è negli intermezzi di questi ultimi che si sviluppano gli stacchetti di ballo che prenderanno poi un ruolo di rilievo maggiore, fondamentale e più importante all’interno dello spettacolo.
Il ballo diviene perciò un elemento di focus centralizzato, sfruttato prevalentemente per riempire il vuoto di rappresentazioni tranquille, con blocchi espressivi e molto spettacolari per attirare e svegliare l’attenzione del pubblico negli intervalli di tempo.
Molto spesso questi “intervalli di danza” esulavano completamente dalla rappresentazione nella quale venivano utilizzati, rappresentato una sostanziale ventata di ossigeno e distrazione per il pubblico (perciò molto apprezzata).
Il gran successo dell’arte della danza e del balletto deve il suo successo anche ai più famosi allestitori scenografici dell’epoca, ingaggiati dai regni proprio per la loro rinomata bravura nell’allestire le scenografie teatrali in maniera impeccabile, elegante, sfarzosa, spesso includendo elementi artistici quali sculture ed elementi architettonici.
Firenze: uno degli emblemi di questi maestosi operati sulla danza
Stili che poi vennero introdotti anche in Paesi limitrofi, in particolare in Francia, grazie all’arrivo ed all’insediamento dei nobili italiani in territorio straniero circostante, la danza aumentò nuovamente il suo volume di costante propagazione ed accettazione anche in questi Paesi.
In Francia venne svolto grazie al nuovo regno di Caterina De’ Medici (composto prevalentemente da nobili di origine italiana), il primissimo spettacolo storico composto da un balletto autonomo e considerato per questo, il primo ed originale balletto di Corte.
Il massimo sviluppo del balletto grazie al Re Sole…
Il balletto di Corte raggiunge l’apice del proprio cambiamento e del proprio sviluppo con l’avvento al trono del famigerato “Re Sole” Luigi XIV, riconosciuto dai popoli anche come uno dei migliori danzatori dell’epoca in ambito reale.
Esso stesso fonderà nel 1661 la prima accademia reale della danza.
Come la poesia, la recitazione, la musica e la scultura di questo particolare periodo storico, anche la danza è fondata esclusivamente sulla ricerca di un obiettivo univoco: quello inerente alla ricerca della perfezione tecnica ed estetica, in tutto e per tutto, dai costumi, alle scenografie, ai temi scelti per le varie rappresentazioni.
Tutti gli elementi lavorano in simbiosi per fornire al regno un prodotto degno di nota da essere poi, per sempre essere ricordato nella storia.