Danza classica & Hip Hop due danze contrapposte a braccetto
L’età giusta per cominciare a danzare, in particolar modo per quanto riguarda la danza classica, a detta degli esperti è attorno ai quattro cinque anni, ma anche da adulti si può sempre provare, alcuni genitori iscrivono i propri figli a corsi di propedeutica, anche alla tenera età di tre anni, in maniera da avviarli nel migliore dei modi al Mondo del ballo classico.
Le prime fans sono naturalmente le mamme, orgogliose di vedere le proprie figliolette volteggiare leggiadre nei loro graziosi tutù.
Quando però la cosa comincia a richiedere un impegno più pesante ed anche costante (quando cioè gli allenamenti diventano più frequenti e tolgono tempo allo studio) allora solitamente le famiglie sono meno contente.
I corsi sono frequentati in prevalenza da bimbe, ragazze ed anche ragazzi che sognano, probabilmente, di diventare danzatori o insegnanti professionisti, questo certamente richiede una disciplina ed un impegno nello studio notevoli, come se si trattasse di studiare una materia scolastica, o conseguire una laurea presso uno specifico indirizzo di studio.
Ovviamente stiamo parlando di danza classica, la quale per un ballerino anche alle prime armi, risulta molto più piacevole e facile da studiare rispetto ad una qualsiasi materia scolastica.
Tutte le maggiori città d’Italia, soprattutto in alcuni scuole di lunga e provata esperienza, sono molto ricche di occasioni per apprendere una buona tecnica e per prepararsi a qualcosa di più “serio”…
Comunque sia, per diventare dei veri professionisti occorrono impegno, talento e dei bravi insegnanti.
Chissà se un giorno, magari qualcuno potrà arrivare persino alla Scala!?
Nel settore del ballo, tantissime discipline sono correlate tra loro, ad esempio nelle accademie vengono insegnate in parallelo vari stili di ballo, in modo da poter offrire all’allievo la miglior preparazione artistica ed uno stile proprio che non sia prettamente legato ad una determinata danza, ma che possa in realtà spaziare e variare da un movimento lineare del classico, a magari una determinata isolazione muscolare dell’hip hop.
La danza classica e l’hip hop vengono insegnate assieme in diverse accademie
La sempre viva curiosità nei confronti della danza, della musica e delle forme artistiche che nascono quale esigenza espressiva dell’individuo, ci spinge ad inoltrarci nel genere della urban contemporary dance, ovvero la cosiddetta “danza di strada”.
Funky è un aggettivo che deriva da funk, parola dai moltissimi significati nascosti: essere funky significa essere estrosi, sciatti, indisciplinati, istintivi, arrabbiati, sgargianti, kitsch, stravaganti, originali, perfettamente in pace con sé stessi…
Praticamente l’opposto di ciò che dovrebbe risultare un danzatore di balletto classico.
Il Funky o per meglio dire, il Funk si può inquadrare come movimento musicale e culturale la cui storia segue le tappe del difficile processo di integrazione della comunità nera in Nord America e per molti aspetti ne costituisce la fenomenologia.
Alla fine degli anni sessanta, uno dei padri del Soul, James Brown, seppe incanalare le frustrazioni e i disagi della gente di colore in un evento musicale fortemente creativo.
A partire da ciò, nel clima di protesta e rinnovamento degli anni ’70, nelle periferie sconfinate delle metropoli americane, prese vita il fenomeno degli artisti di strada.
Un nuovo modo di fare arte che è soprattutto una pulsione ad esprimere con creatività i disagi e le istanze delle nuove generazioni, in un linguaggio creativo espresso attraverso i murales, i testi delle canzoni, la gestualità del corpo.
La danza Funky è un mezzo di espressione molto libero, basato sulla creatività personale e sullo stile individuale; non ha limiti e non ha vincoli di stile o definizione al contrario del classico, che li impone e determina una struttura geometrica rasente alla perfezione ed imprescindibile.
Per questo un danzatore che segue sia classi di danza classica che di danze da strada come appunto l’hip hop, risulterà essere col tempo un ballerino completo sotto tutti i punti di vista tecnici e di bellezza dei movimenti.