Movimento passionale nel ballo e movimento ripetuto nella vita quotidiana
Stare seduti a filettare bulloni in catena di montaggio, 8 ore al giorno, schiacciando ripetutamente un bottone o un pedale che aziona un macchinario, che potrebbe da un momento all’altro portarci via qualche falange, non è di certo paragonabile al movimento che si utilizza durante una sessione di allenamento di danza.
Il movimento lavorativo è alienante, ripetitivo, spesso pesante, psicologicamente distruttivo ed opprimente, questi movimenti ripetuti che il più delle volte vengono fatti controvoglia sul luogo di lavoro, vengono svolti in maniera inadeguata, ed inoltre, non ottengono le stesse ripercussioni benevole rispetto a quei movimenti svolti tramite voglia, passione, desiderio ed amore.
E’ vero, il lavoro fa male, soprattutto il lavoro continuo e ripetitivo, si cronicizza nel tempo come un’infiammazione, generando per l’appunto dolori sparsi in tutto il nostro corpo.
E’ altrettanto comprovato che il benessere psicologico e fisico di chi pratica attività sportive legate al miglioramento dell’equilibrio e movimento fisico come la danza, nasca per una ragione legata allo stato di piacere interno generato dallo stesso ballo e dalla musica nell’essere umano.
Il Mondo così come tutta l’arte che contiene si sono evoluti nel corso dei secoli tra tendenze, contaminazioni, rivoluzioni socio-culturali, mode, media, artisti, contesti storici e molto altro ancora, i quali hanno aiutato la danza professionale ed il ballo popolare ad emergere, a diffondersi in maniera capillare, per poi mutare, ed infine confrontarsi tra un connubio di innovazione e tradizione.
Evoluzione del ballo dai suoi primordi
Proprio per questo si ha un resoconto di come questa corrente artistica continui imperterrita la propria evoluzione in tantissime direzioni differenti, a seconda dello stile di appartenenza, del luogo di nascita a di sviluppo, riuscendo persino a far collimare il tutto anche al di fuori del semplice campo artistico al quale naturalmente appartiene, spingendosi fino all’ambito sociale e sportivo.
La cosa più impressionante è che il ballo, dalla sua fase embrionale e primitiva, fino a quella contemporanea, non ha mai perso il suo grande magnetismo e il suo aspetto perennemente giovanile, dopo 2000 anni, l’uomo è ancora attratto dalla danza ed ancora balla, forse ancor più di prima!.., E con molto più interesse e passione!…
Ad esempio in Italia, oggi esistono più maestri di ballo latino americano, scuole di ballo latino e locali di latino americano, più che in ogni altra parte del Mondo, incredibilmente ancor più che in qualsiasi Paese dell’America Latina!
Questi dati demografici ci lasciano a bocca aperta, perchè oltre alla sua evoluzione, c’è stata una vera e propria accoglienza della musica e del ballo latino americano all’interno del nostro Paese, tanto da far diventare l’Italia la patria della Salsa.
Così come per queste discipline di danza, moltissime altre vengono in parte o quasi totalmente estrapolate dal loro contesto storico e popolare, generando modifiche in altri Paesi che assorbiscono con molto piacere questi tipi di culture straniere, rendendole quasi del tutto loro, modificandole, o generando nuovi stili.
Un altro esempio è quello della Kizomba che si crede sia di origine Capoverdiana ma in realtà è Angolana, così come questa, tantissime altre danze new age ed old age sono state totalmente assorbite da Paesi non di origine.