Musica e ballo di oggi dalla breakdance alla capoeira al ballo hip hop
Dagli albori della danza, sono passati centinaia d’anni, per certi versi e per alcuni stili di danze primordiali, parliamo probabilmente di migliaia di anni.
Giustamente passano le ere e con esse, mutano gusti e tipi di ballo.
Prendendo come punto d’origine temporale, l’Italia degli anni sessanta, possiamo capire facilmente come questo importante periodo, soprattutto per la musica, sia profondamente riuscito a fondere il vecchio col nuovo.
In Italia iniziano ad arrivare ed a fondersi, stili musicali provenienti dagli Stati Uniti, anzitutto: Soul & Blues.
Dal 1960 La Rhytm and Blues ed il Soul sono musiche provenienti dai ghetti dei neri afroamericani e rappresentano pertanto, le radici ritmiche, tecniche e culturali dalle quali nasceranno poi altri nuovi stili di ballo e di sounds.
Sono tipi di musiche nate appositamente per colpire l’anima del pubblico, arrangiate appositamente nel nome del ballo, occorrevano proprio a fare danzare liberamente i giovani neri dei quartieri poveri d’America.
Passata la decade dei 60’ tocca ora agli anni 70’, nei quali questi stili abbastanza martellanti dal punto di vista ritmico e delle percussioni si alternano con prodotti un poco più soft e commerciali che riguardano, nel medesimo periodo, la gente bianca.
Ciò che unirà realmente entrambe le parti, sia la gente bianca che quella nera, sarà la disco dance; il 1970 è il punto d’origine di questa fantastica scia di elementi appartenenti alla corrente della disco music, i quali ancora oggi influenzano notevolmente, altrettanti stili di musica contemporanea, come ad esempio il funky, nato dai figli dei fiori ma tutt’ora sfruttato all’interno di creazioni contemporanee od anche come semplice corrente di nicchia ancora in auge.
Tantissimi artisti Rap di oggi, cantano spesso su campionature di basi degli anni 70’ e 80’ provenienti quasi sempre dalla disco music.
Gli anni 80’ rappresentano invece un cambio di rotta della musica di successo e di quella ballabile, si cambia soprattutto a prescindere dallo scopo finale, come ad esempio per la disco-music che viene sostituita dallo stile innovativo della dance-music, nascono inoltre nello stesso periodo, la garage e l’hip hop, quest’ultimo esattamente a cavallo tra la fine dei 70’ e l’inizio degli 80’, nel Bronx di New York sulla base delle sfide tra le gang del posto (era un altro metodo per misurarsi).
Nell’hip hop, la cultura e l’originalità già elevate della black music, si fondono e mixano perfettamente con forme di improvvisazione, ballo, pensiero dei concetti da strada e tecnica.
Dando vita ad una inimmaginabile nuova musica che immagazzina in sé stessa, elementi di ogni sorta provenienti da differenti altre culture, inglobando nel suo vasto insieme cose come il kung-fu, tracce di danze antiche africane e persino la capoeira.
E’ proprio dalla fusione di tutti questi importanti elementi che nascerà la breakdance: in realtà a livello di ballo nato molto prima dell’hip hop, poiché veniva già utilizzato per ballare sulla musica blues & soul di artisti come James Brown.
Un po’ come per l’evoluzione dell’uomo, anche la breakdance (il cui nome originale è: B-Boying), diventa “bipede” e si alza all’impiedi, tralasciando la maggior parte delle moves e mantenendo esclusivamente i top-rock (passi eseguiti in piedi), dando origine quindi al ballo hip hop ed alla sua innumerevole serie di danze discendenti, sia su territorio che in terre straniere.
La dancehall è un hip hop jamaicano, derivante dal reggae ma con movimenti ricavati sia dai balli afro, sia dal ballo hip hop.
Altro elemento fondamentale degli anni 80’ è senz’altro l’origine della musica techno, la musica elettronica inizia qui il suo infinito processo evolutivo, che tutt’ora permane e continua sotto ai nostri occhi (ed orecchie).
Oggi una buona fetta di pubblico giovanile balla ed ascolta techno, musica underground ed house music, proveniente da tutto il Mondo, tutti stili che dipendono all’unisono dalla musica elettronica come strumento essenziale per la loro esistenza.